Napoli-(Anna Smimmo) – Riceviamo e pubblichiamo recensione di Giancarlo Guarino.
Questa volta le sirene anziché attrarre con il loro canto l’ artista, si arrendono al suono della sua voce riconoscendola come degna erede.
Questo sarebbe accaduto ai tempi di Omero. Immaginiamo Ulisse, che, superato il pericolo delle sirene, sentendosi ormai sicuro, fattosi liberare dalle gomene, viene conquistato dal canto della Moio.
Questa è l’ immagine evocata dall’ascolto del brano ” ‘E ssirene” , scritto da Ciro Ridolfini e musicato da Silvestro Russo ed Alessia Moio.
Il testo esalta l’amore per Napoli, eterna sirena che ancora oggi, nonostante i suoi affanni riesce a sedurre.. “Se ‘mpregna ‘o core ‘e nu spartito doce /’mpastato d’ acqua chiara e sole d’ oro”, mentre la musica, aderente al mito ellenico, riafferma lo smalto della Canzone classica di Napoli.
Bisognerebbe ringraziare Alessia Moio per aver regalato a Napoli una voce dotata di energia unica che legittima una particolare e gradevolissima interpretazione che, a dire il vero, seduce non solo le sirene di Megaride ma di sicuro anche l’ascoltatore.
Grazie Alessia.