AVERSA- (Anna Smimmo)- Audizione della VII commissione ambiente sul tema della “terra dei fuochi” svolta fuori sede. Vescovi, dirigenti ASL e Arpac, sindaci e consiglieri regionali si sono dati appuntamento nella curia vescovile di Aversa dove si è affrontato l’annoso problema della “terra dei fuochi”. Al tavolo dei relatori il presidente della VII commissione ambiente l’onorevole Gennaro Oliviero, il presidente della commissione sanità l’onorevole Stefano Graziano e l’assessore regionale all’ambiente l’onorevole Fulvio Bonavitacola. Ad aprire l’audizione il vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinelli che ha richiamato papa Francesco sull’attenzione dell’ecologia integrata. Anche l’intervento del suo omologo della diocesi di Sessa Aurunca, Monsignor Orazio Francesco Piazza ha posto l’accento sulla salute in collegamento con lo sviluppo economico, lodando l’iniziativa della regione di intervenire sulla bonifica della discarica “La Selva” di Sessa Aurunca dove sono stati stanziati 5 milioni di euro. Forte l’intervento del Vescovo di Acerra Mons. Mario Di Donna che ha chiesto spiegazioni sull’impatto del termovalorizzatore sulla salute dei cittadini. Intervento a cui ha risposto il presidente Oliviero che si è reso disponibile con un’audizione della commissione ambiente per attuare un monitoraggio più completo con le tecnologie dell’Arpac e chiarire i fattori e le percentuali di inquinamento in città.
Il responsabile del settore emergenza agro alimentare dell’ASL di Caserta, il dottor Enzo D’Amore ha sottolineato che c’è la necessità, per affrontare al meglio il problema, di creare sinergia tra amministrazioni locali, regionali, governo centrale e la chiesa. Sulla stessa falsa riga anche i direttori generale delle ASL Napoli 2 e Napoli 3. A rassicurare sul costante monitoraggio del territorio campano in relazione all’inquinamento sono stati i dirigenti dell’Arpac. Le iniziative intraprese e da intraprendere da parte della regione, le ha descritte il vice presidente della regione, nonché assessore all’ambiente, l’onorevole Bonavitacola. Quest’ultimo ha parlato della dura eredità della regione di un passato dove sembrava tutto era consentito che ha fatto conquistare un marchio infamante come quello della “terra dei fuochi”. Bonavitacola ha ribadito il “no” agli inceneritori e l’impegno costante a migliorare sempre più la differenziata. A chiusura il presidente Oliviero ha dichiarato che l’audizione sul problema della “terra dei fuochi” rimane aperta “questa commissione si impegna a mettere in campo tutte le iniziative necessarie al fine di creare un monitoraggio sempre più attento grazie alle tecnologie avanzate dell’Arpac. Il tutto per dare risposte esaustive alla popolazione di questa regione dimostrando la nostra vicinanza ai cittadini e l’attenzione costante verso questa problematica in sinergia con tutte le istituzioni, le associazioni e la chiesa.”