GUARDIA DI FINANZA CASERTA: ESEGUITA UN’ORDINANZA APPLICATIVA DELLE MISURE CAUTELARI IN CARCERE.

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Per delega del Procuratore della Repubblica f.f., si comunica che nella mattinata odierna

la Guardia di Finanza di Marcianise ha eseguito un’ordinanza applicativa delle misure

cautelari in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura

della Repubblica – Sezione Reati Criminalità economica – nei confronti di un imprenditore

(attivo nel settore della logistica all’interno dell’Interporto Sud Europa di Marcianise) e del

suo consulente fiscale, con contestuale sequestro preventivo di beni mobili ed immobili del

valore stimato di oltre 6 milioni di euro.

Già nel febbraio del 2022, le due persone erano state destinatarie di una misura cautelare

interdittiva (divieto temporaneo di esercitare, rispettivamente, l’attività imprenditoriale e

professionale) a seguito di un’indagine nel cui ambito erano emersi gravi indizi di reità in

ordine al loro coinvolgimento in un articolato sistema di frode finalizzato all’evasione

fiscale.

In particolare, dietro la “regia” del proprio consulente fiscale, l’imprenditore avrebbe

indebitamente beneficiato di ingenti risparmi di imposta (costi indeducibili per un valore di

oltre 40 milioni di euro ai fini delle imposte dirette e di IVA indetraibile per un valore di oltre

8,6 milioni di euro) grazie soprattutto all’utilizzo sistematico di documentazione contabile

fittizia, tra cui oltre n. 2.600 fatture per operazioni inesistenti emesse da società c.d.

cartiere appositamente costituite.

Nel corso delle successive indagini delegate dal pubblico ministero, gli investigatori della

Guardia di Finanza hanno acquisito gravi elementi indiziari in ordine alla commissione di

ulteriori fattispecie di reato da parte degli indagati (autoriciclaggio, falso in bilancio,

bancarotta documentale e fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e

indebite compensazioni effettuate con l’utilizzo di crediti inesistenti), i quali avrebbero

continuato ad operare nel medesimo settore, attraverso un nuovo soggetto economico

appositamente costituito e intestato a prestanomi, conseguendo profitti illeciti per oltre 6

milioni di euro.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, personale e reale, disposta in sede di

indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della

stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza

definitiva.

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