FONDI- (Anna Smimmo) – Sospesa l’interdittiva antimafia e udienza di merito fissata per il 24 giugno 2020. Questo quanto deciso dal Tar di Latina a seguito della camera di consiglio del 22 aprile svoltasi in videoconferenza. I giudici amministrativi sono stati chiamati a pronunciarsi sul ricorso presentato da una società cooperativa, assistita dagli avvocati Maria Letizia Bortone ed Emiliano Buffardi, che ha richiesto l’annullamento (previa sospensiva) dell’interdittiva antimafia a firma del prefetto “mai notificata” e risalente a gennaio scorso. Alla base del provvedimento, il fatto che questa società alla data di emissione dell’interdittiva fosse composta in buona parte da persone inserite anche in un’altra società già ritenuta a rischio infiltrazione. Nel caso di specie, il provvedimento prefettizio è scaturito dal timore di esposizione al condizionamento della famiglia D’Alterio. Tramite il ricorso, i legali che assistono la società cooperativa hanno fatto rilevare che tutte le persone di questa società sono incensurate, contestando in toto dunque l’interdittiva. Il Tar- “alla prima deliberazione consentita in sede cautelare e salvi i dovuti approfondimenti del merito”- ha ritenuto che “la posizione di parenti o affini dell’imprenditore possa assurgere a presupposto di una misura interdittiva solo se preceduta da specifica valutazione delle circostanze, mentre non possa da sola giustificare la misura alla stregua di un generico giudizio di probabilità”. Viene quindi rilevato che “detta valutazione specifica non emerge dal provvedimento impugnato”. Di qui la decisione di sospendere l’efficacia fissando una udienza di merito ravvicinata anche in relazione alle “esigenze di sicurezza pubblica e di trasparenza dei mercati”. Si tornerà in aula a giugno.