Di Antonello Lauria
Immaginatevi in una discussione musicale dove ci sono due opinioni contrastanti. Arrivate al punto in cui il dibattito sembra senza via d’uscita e entrambi volete che il vostro giudizio prevalga sull’altro. Eureka! Ma ora diciamo: “Ma quella è musica commerciale!”
Ma la musica commerciale è un fenomeno contemporaneo o parliamo di qualcosa che esiste da tempo immemore? La mia risposta è la seconda.
Ma quando cominciamo a parlare di musica commerciale? È difficile stabilire una data precisa per questo fenomeno culturale che usiamo ancora oggi per denigrare un genere che non ci appassiona, ma che gode di grande popolarità nei locali e persino nella macchina del nostro “avversario”. Non immaginereste quante band e artisti, ora considerati “evergreen”, fossero in realtà “commerciali”.
Gli Spandau Ballet, i Depeche Mode e i Duran Duran, oggi considerati cult della musica, erano una volta parte della musica commerciale.
Queste tre band, insieme a molte altre, fanno parte della New Wave: un genere pop-rock popolare dalla fine degli anni ’70 alla metà degli anni ’80. Ora, immaginate le generazioni Z (1997-2012) e Y (1980-1996) mentre discutono di Beyoncé e Taylor Swift. Sappiate che non siete i primi; la generazione X (1965-1979) discuteva già tra Spandau Ballet e Duran Duran!
La New Wave è nata come un genere opposto al tumultuoso punk inglese, con melodie meno aggressive e più orecchiabili, forse proprio per questo commerciale.
Ma non è solo il rock a fornire esempi così evidenti:
Il blues ha origine nei campi di cotone del sud degli Stati Uniti, una regione dominata da latifondisti in giacche bianche con cappelli e ventagli (consiglio vivamente la visione di “Django Unchained” di Quentin Tarantino per un’idea di questo mondo). Questi artisti rurali, vedendo che il blues stava diventando più di un fenomeno di moda e si stava trasformando in un genere musicale imprescindibile, iniziarono a esibirsi su palcoscenici, radio e persino in televisione. E così il blues divenne “commerciale”.
Ma anche in Italia abbiamo esempi sorprendenti di musica commerciale.
Franco Battiato, noto per grandi successi di musica elettronica come “Centro di Gravità Permanente”, “L’Era del Cinghiale Bianco” o “La Cura”, disse in un’intervista: “Ho iniziato con la musica leggera perché pensavo che fosse necessario mirare al successo in un’epoca di miti. Fortunatamente ho capito che ci sono altri valori e ho cambiato direzione”.
Quindi, ricordatevi, se definisci un genere di musica commerciale, è molto probabile che anche quello che piace a te lo sia!
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