Napoli-(Anna Smimmo) – Riceviamo e pubblichiamo.
Le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini e Assegnatari hanno indetto per il prossimo 26 maggio con inizio alle ore 10,30 un Presidio nei pressi della Regione Campania (palazzo S. Lucia sede Giunta Regionale).
La Manifestazione è stata indetta poiché la Regione ha deciso di aumentare i canoni di locazione degli alloggi pubblici non fornendo alcun riscontro alle richieste di chiarimenti e di confronto su questi ed altri aspetti profondamente modificati dall’approvazione del Regolamento Regionale del 19/10/2019.
Eppure sono oltre 85 mila alloggi di edilizia pubblica presenti attualmente in Campania parte di proprietà dell’Acer Campania ma la stragrande maggioranza di proprietà dei Comuni grandi e piccoli della nostra Regione che sono interessati dalle modifiche introdotte con il citato regolamento.
Tutto questo perché?
Come abbiamo avuto modo di denunciare fin dal varo del nuovo regolamento Regionale (11/2019), ma anche durante la sua stesura, questi aumenti sono stati decisi per il pareggio di bilancio del nuovo ente (Acer) nato dalla liquidazione dei vecchi CINQUE II.AA.CC.PP.
Se qualcuno pensa che l’aumento dei canoni sia destinato a maggiori investimenti nella costruzione di alloggi popolari o alla manutenzione del disastrato patrimonio di edilizia pubblica si sbaglia di grosso!
Gli aumenti dei canoni (dal 200% al 37%), fra l’altro richiesti proprio in questo periodo, andranno a “METTERE IN EQUILIBRIO I CONTI DEL NUOVO ENTE”. In pratica faranno pagare (in special modo gli assegnatari che hanno sempre pagato) la cattiva gestione di questi decenni.
Le case popolari vengono trattate alla stregua di una società privata che gestisce un patrimonio immobiliare. Fra l’altro, infischiandosi dei Comuni che volontariamente o meno dovranno automaticamente adeguarsi.
Questo è una ulteriore dimostrazione che di periferie di povertà si sciacquano solo la bocca di belle parole ma non sanno nemmeno di cosa parlano.
I pochi fondi per la manutenzione straordinaria degli alloggi saranno quelli che arriveranno in Campania dai progetti nazionali e in parte dai fondi della Comunità Europea (spalmati su vari capitoli). Mentre i fondi per la manutenzione ordinaria nel bilancio dell’Acer sono stanziati gli importi di sempre (quindi in termini assoluti in questi anni si sono ridotti). Come è possibile tutto ciò? Come si può pensare che un capitolo consistente del nostro welfare rimanga abbandonato a se stesso?
L’abbandono delle periferie da parte delle Istituzioni ha aumentato l’illegalità in questi territori dovendo ancora una volta ricordare che gran parte delle periferie in special modo nelle grandi aree urbane è costituita da insediamenti di edilizia residenziale pubblica. Noi saremo in Piazza per rivendicare attenzione per questo comparto e lotteremo, come abbiamo sempre fatto, affinchè vi sia maggiore dignità e attenzione per gli abitanti delle periferie che sono in percentuale elevato assegnatari di alloggi popolari.